Abbiamo già parlato di THC dicendo cos’è e quali effetti provoca. Abbiamo quindi visto che è un principio attivo presente della canapa e che ha effetti psicotropi. Assumerlo provoca infatti alterazioni psicomotorie che compromettono la normale esecuzione anche delle attività più banali. Ma quanto resta il THC nel sangue? E quali sono i test per individuarlo? Prima di rispondere, dobbiamo vedere cosa accade quando assumiamo THC.
Ci sono varie modalità per introdurlo: tramite inalazione, passando quindi dai polmoni; ingerendolo all’interno di un prodotto a base di canapa e quindi attraverso l’apparato digerente oppure tramite iniezione. Una volta assunto interagisce con i ricettori CB1 del nostro sistema endocannabinoide e innesca effetti stupefacenti come euforia, scarsa percezione della realtà e molto altro. Terminati gli effetti, però, il THC continua ad essere presente nel nostro organismo fino a quando non viene completamente metabolizzato ed eliminato tramite secrezioni come feci, urina e sudore. Anche una volta espulso però, è possibile individuare tracce di THC nel nostro corpo anche a distanza di mesi.
Chiedersi quanto resta il THC nel sangue è però riduttivo perché ci sono diversi test per individuare la presenza del delta-9-tetraidrocannabinolo e l’analisi del THC nel sangue non è di certo la più comune. Il test che viene svolto più frequentemente è infatti un esame delle urine. In alternativa si può ricorrere ad un prelievo oppure ad un esame del capello o della saliva.
THC nel sangue, nei capelli e nelle urine: dove resta più a lungo?
Utilizzare un campione di saliva ha senso solo se il test è effettuato subito dopo l’assunzione, perché il THC tende a scomparire nel giro di poche ore. Il THC nel sangue, invece, può rimanere fino a 2 o 3 settimane; nelle urine fino ad un mese e nei capelli anche per circa 3 mesi.
Sono dati puramente indicativi, influenzati da tantissime variabili come:
- quantità di THC assunta: più è elevata, più permane nel nostro organismo
- frequenza di assunzione: se ad esempio si fuma cannabis una sola volta, con un esame delle urine il THC sarà presente per circa 3 giorni. Se si fuma con più frequenza (3-4 volte a settimana), il THC resterà anche per oltre una settimana. I consumatori abituali, e cioè coloro che fanno uso di marjuana quotidianamente e anche più volte al giorno, avranno tracce di THC nelle urine per anche un mese.
- massa grassa: il THC è immagazzinato nelle cellule adipose quindi una persona magra tenderà ad eliminarlo più rapidamente
- metabolismo: più è veloce, più il THC nel sangue o nelle urine viene eliminato facilmente
- stile di vita: gli sportivi, attivando il metabolismo, hanno quindi più possibilità di espellerlo velocemente
Si può consumare cannabis senza avere THC nel sangue?
Va ricordato che il THC è una sostanza vietata per legge e quindi i test in questione servono ad individuare chi ne fa uso illegale, ad esempio per scopi ricreativi oppure per migliorare le proprie prestazioni sportive.
C’è comunque modo di assumere Cannabis e prodotti a base di canapa senza introdurre THC, se non in quantità praticamente nulle. Basta scegliere Marjuana Light o qualsiasi altro derivato presente nel nostro store Dolomiti BioHemp. I nostri prodotti rispettano infatti i limiti fissati dalla legge 242/2016, ovvero lo 0,2% di THC con una tolleranza massima dello 0,6%. Sono percentuali bassissime che non provocano alcun effetto indesiderato e che azzerano quasi del tutto i livelli di THC nel sangue e nell’organismo in generale. Rimangono invece inalterati il sapore e l’uso ricreativo, cui si aggiungono enormi benefici per la nostra salute.
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