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CBD
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Cos’è il CBD? Facciamo chiarezza
Ti sarà sicuramente capitato di leggere la sigla CBD. Online, oppure in qualche negozio che riporta l’insegna CBD Shop o anche in alcuni articoli di giornale o sull’etichetta di determinati prodotti. Ma che cos’è il CBD?
È il termine più comune con cui si indica il Cannabidiolo, una sostanza presente sia nelle piante di canapa, sia in quelle di cannabis, due varianti esteticamente molto simili ma dagli utilizzi e proprietà ben diversi.
La canapa trova impiego in molti settori come l’edilizia, il tessile o l’alimentare.
La cannabis, conosciuta anche come Marijuana, ha avuto per secoli un ruolo fondamentale nella medicina tradizionale cinese e poi anche in quelle nordafricana ed europea. Già almeno dal IV secolo a.C. era infatti utilizzata per le sue immense proprietà, in particolare lenitive e rilassanti, ma non solo.
Oltre al CBD, però, la cannabis contiene anche altri cannabinoidi, soprattutto THC, una sostanza che provoca effetti psicotropi e allucinanti. È proprio la presenza di THC che ha portato, negli anni del proibizionismo, a bandire la cannabis classificandola come droga.
Ora però la situazione sta cambiando. Sempre più Paesi, anche in Europa, legalizzano l’utilizzo di prodotti cannabinoidi contenenti CBD a patto che abbiano percentuali quasi nulle di THC.
Alla base di questa decisione c’è appunto la consapevolezza degli enormi benefici che il CBD è in grado di apportare sul nostro organismo, confermate anche da molti studi di settore.
Ecco perché ora il CBD è usato, dai medici, anche come coadiuvante nella cura di diverse patologie, affiancando e a volta addirittura sostituendo i farmaci tradizionali.
Gli effetti del CBD sul nostro organismo
L’effetto del CBD più conosciuto a apprezzato è la sua capacità di ribilanciare il funzionamento dei nostri organi, soprattutto sul sistema nervoso. Interviene infatti sia a livello centrale, sia periferico e questo si traduce in un generale ripristino del benessere psicofisico, a vantaggio del corpo e della mente.
Per questa ragione già nel passato gli effetti del CBD erano sfruttati per alleviare attacchi d’ira, attenuare gli stati ansiosi e combattere la depressione.
Questo stato di benessere rafforza la lucidità mentale, attiva il funzionamento cerebrale e rinvigorisce anche il fisico. Il rinnovato equilibrio così ottenuto genera poi altri effetti. Il CBD ha infatti una funzione rilassante, che può essere di enorme aiuto anche per sostenere disturbi legati a patologie anche gravi e dolorose. Oppure nell’affrontare cure piuttosto invasive, come nel caso di trattamenti chemioterapici e i disturbi che ne derivano.
Parlando di CBD, gli effetti terapeutici sono quindi molteplici ma ce ne sono anche molti altri che contribuiscono a migliorare la vita quotidiana di ognuno di noi. È il caso ad esempio della qualità del sonno. Agendo come miorilassante, il Cannabidiolo aiuta a dormire in modo più sereno e può quindi essere di grande utilità per chi soffre di insonnia o sonno disturbato. Tutto ciò ovviamente rafforza ancora di più lo stato di benessere complessivo dell’individuo.
Le principali proprietà del CBD medicale
Le proprietà del CBD non finiscono però qui.
Questa sostanza è un ottimo antinfiammatorio naturale e per questo trova impiego per alleviare situazioni dolorose di varia natura. Il CBD viene quindi usato, di solito sottoforma di olio, come additivo in prodotti di bellezza, creme e nella cosmesi in generale. Viene impiegato per alleviare infiammazioni cutanee, soprattutto acne e vari tipi di dermatiti come la psoriasi.
Per queste sue proprietà, il CBD è anche molto utile per attenuare dolori causati da artrite o infiammazioni reumatiche e migliorare così la qualità della vita di chi ne soffre.
Il Cannabidiolo è infatti un eccellente antidolorifico naturale. Risulta molto efficace in caso di mal di testa, dolori articolari o alla schiena ma anche malattie degenerative particolarmente dolorose. I pazienti affetti da sclerosi multipla, ad esempio, ricorrono al CBD per ridurre gli spasmi che la patologia provoca.
Molte donne, invece, assumono prodotti a base di CBD per alleviare i dolori mestruali o come modulatore ormonale. Il CBD si è infatti rivelato particolarmente efficace nel contenimento degli sbalzi d’umore o nei fastidi provocati dagli squilibri ormonali, non solo durante il ciclo mestruale ma anche in menopausa.
Ci sono comunque molti altri aspetti analizzati dagli studi di laboratorio relativi all’uso del CBD. Le proprietà testate riguardano ad esempio l’uso come antiepilettico, soprattutto nelle forme più gravi o nelle sindromi di Lennox-Gastaut e di Dravet.
Altre ricerche invece si stanno concentrando sull’efficacia del CBD come ansiolitico e antipsicotico e quindi coadiuvante nella cura di ansia ma anche di schizofrenia, disturbi ossessivi-compulsivi o da stress post-traumatico.
I benefici del CBD a livello di benessere e qualità della vita
È doveroso precisare e sottolineare che, nella stragrande maggioranza dei casi, i prodotti a base di CBD non sono medicinali, non possono sostituire i farmaci prescritti per specifiche patologie e non hanno alcuna pretesa di farlo. Il loro compito è diverso.
Sfruttando i benefici del CBD, questi prodotti vanno intesi come coadiuvanti alle terapie mediche. Sono quindi sostanze che, se prese in parallelo ai farmaci, possono dare grande sollievo al paziente ma, soprattutto nelle malattie gravi o croniche, non vanno considerati cure alternative.
In questi casi gli effetti benefici del CBD sono soprattutto legati al miglioramento del benessere di chi lo assume. Alleviare il dolore, ridurre le infiammazioni, riequilibrare l’umore e in generale rilassare il sistema nervoso contribuiscono a ritrovare almeno un po’ di benessere e ad affrontare le incombenze quotidiane o le difficoltà patologiche con più facilità.
Il CBD agisce quindi come una sorta di energizzante per il fisico e anche per la psiche, innescando un processo bilaterale ed estremamente positivo. Se il corpo sta meglio, anche la mente si tranquillizza e l’umore migliora, e viceversa: se la mente è più serena, l’umore sale e così anche la forza nel superare le difficoltà fisiche.
Dietro tutto questo c’è anche una spiegazione scientifica. Fra i benefici del CBD c’è la capacità di innescare percorsi molecolari nel cervello che non solo danno sollievo, ma frenano anche il rilascio di alcuni ormoni. Tra questi ci sono l’ossitocina e il cortisolo, responsabili di stress e alterazioni del metabolismo. Il CBD agisce quindi ancora una volta come regolatore, riequilibrando così anche fattori come l’umore e l’appetito.
THC VS CBD: differenza e punti in comune
Finora ci siamo soffermati sul CBD. Un altro dei cannabinoidi più comuni presenti nella canapa e nella cannabis è però il THC, abbreviazione di Tetraidrocannabinolo o Delta 9 Tetraidrocannabinolo.
THC e CBD hanno entrambi numerose proprietà benefiche. Anche il THC è ad esempio un ottimo antidolorifico e antinfiammatorio ma esiste una profonda differenza tra CBD e THC, a livello di reazioni innescate nell’organismo dopo l’assunzione. Il THC genera infatti effetti psicoattivi paragonabili a quelli provocati dalle sostanze stupefacenti.
Questa sostanza va a legarsi ai recettori delle cellule nervose del cervello, attivando il rilascio di dopamina, chiamato anche ormone dell’euforia. In circa 20 minuti, provoca un effetto di alterazione psicofisica che dura alcune ore ed è proprio questo il motivo per cui le sostanze a base di THC sono considerate illegali nella maggior parte dei Paesi.
Il CBD, al contrario, è del tutto atossico e non altera in alcun modo le capacità cognitive o motorie delle persone.
Eppure per anni c’è stata molto confusione in merito e THC e CBD sono spesso stati considerati identici, con conseguenze che hanno penalizzato anche l’innocuo CBD. Tutti i prodotti a base di qualsiasi cannabinoide sono stati, infatti, a lungo banditi e alcuni Paesi continuano a vietarne la vendita.
Ora è però stato dimostrato che gli effetti collaterali del THC dipendono dalla quantità assunta. Se la percentuale è molto bassa, di solito inferiore allo 0,2%, le reazioni psicotrope e “sballanti” sono del tutto assenti. In diversi Stati, tra cui l’Italia, ciò ha aperto la strada alla commercializzazione di molti prodotti CBD, tra cui i nostri.
Gli oli, le infiorescenze e le pomate di Dolomiti BioHemp contengono infatti solo piccolissime tracce di THC: garantiscono quindi l’efficacia del CBD e sono del tutto privi di effetti psicoattivi.
Controindicazioni: il CBD ha effetti collaterali?
Gli effetti collaterali del CBD sono piuttosto limitati e sempre temporanei. È una sostanza naturale e in generale è ben tollerata dall’organismo ma, come per l’assunzione di qualsiasi altro prodotto, è bene prestare sempre qualche piccola attenzione.
Le controindicazioni del CBD sono più che altro legate alle sue proprietà intrinseche. Trattandosi di un rilassante, è meglio non assumerlo prima di mettersi alla guida, soprattutto se si è molto stanchi. Può infatti causare sonnolenza e questo è il motivo per cui il CBD è indicato per contrastare l’insonnia.
Il CBD, inoltre, influisce sui recettori che producono la saliva e provoca quindi una leggera secchezza delle fauci. Nulla di grave perché, per risolvere il problema, è sufficiente aumentare l’idratazione con liquidi. Però è sicuramente un aspetto da considerare soprattutto se si soffre di disidratazione.
Anche chi è soggetto a ipotensione deve prestare attenzione nell’assunzione di CBD: le controindicazioni in questo caso riguardano l’abbassamento della pressione che ne deriva. Per contro, il Cannabidiolo è invece indicato nei casi di ipertensione.
Infine, anche se molto raramente, si possono registrare episodi di diarrea, vertigini e mal di testa che però di solito interessano persone particolarmente sensibili o intolleranti a determinati componenti.
Come vedi, non si tratta di vere e propri effetti collaterali del CBD ma piuttosto di fastidi, di solito facilmente risolvibili.
In presenza però di patologie serie, è bene sempre chiedere il parere di un medico che saprà fornire tutte le indicazioni necessarie sull’utilizzo dei prodotti a base di CBD come coadiuvanti e soprattutto sul loro dosaggio.