Risalire all’origine esatta dell’utilizzo della Cannabis è impossibile. Parliamo di una delle piante più antiche del mondo, con una storia millenaria che ci porta ad oltre 10mila anni fa, nel cuore dell’Asia e del Medio Oriente. Mongoli, Giapponesi e Tartari furono tra i primi a scoprire le enormi proprietà della Canapa e ad utilizzarla soprattutto a livello tessile e terapeutico.
Ti chiederai cosa c’entrino le due cose! Una delle caratteristiche più sorprendenti di questa pianta è proprio la sua incredibile versatilità. Da sempre è usata nei campi più disparati, dall’alimentare, all’edilizia, dai cosmetici all’uso puramente ricreativo.
Ci fu un periodo in cui anche l’Italia fu uno dei migliori coltivatori e rivenditori di Canapa. Quella coltivata attorno all’anno 1000, soprattutto nelle zone tra Bologna e Ferrara, era considerata una specie particolarmente pregiata ed era richiestissima per la costruzione di corde e vele leggere, ma al tempo stesso molto resistenti all’acqua salata.
In India, invece, veniva usata come medicina naturale o per rituali mistici, sfruttando gli effetti stupefacenti di alcune varietà.
E qui tocchiamo un punto dolente, quello che in tempi più recenti ha portato all’abolizione della Cannabis. La colpa è appunto di alcune sostanze contenute al suo interno, prima fra tutte il THC, capaci di provocare euforia e stati psicotici.
Ma esistono anche specie di piante di Canapa con contenuti bassissimi di THC ed enormi poteri benefici anche per la salute psico-fisico. Ecco perché negli ultimi anni, in molti paesi, la coltivazione delle piante di Cannabis è tornata legale.
Cos’è la pianta di Cannabis Light e quali sono le tipologie di Canapa
In Italia la svolta è avvenuta dopo l’entrata in vigore della Legge 242/2016 che ha consentito la produzione di piante di Canapa Light con contenuti inferiori allo 0,2% di THC e tolleranza massima dello 0,6%. E che di fatto ha aperto la strada alla commercializzazione di tanti preziosi derivati della Cannabis.
Le nostre piante di Canapa rispondono proprio a questi requisiti. Provengono dalla nostra Green House biologica, a 1018 metri di altitudine in provincia di Trento. E hanno contenuti di THC praticamente nulli, così come tutti i prodotti da essa ricavati. Sono ricche però di CBD, un altro cannabinoide, anch’esso contenuto nella pianta di Canapa, ma privo di effetti psicotropi e conosciuto invece per le sue tantissime proprietà benefiche.
Nel mondo esistono comunque più varianti di piante di Canapa. Le più comuni sono la:
- Canapa Sativa: nasce in Asia per poi diffondersi in tutte le zone dal clima temperato. Si distingue soprattutto per il suo effetto “hight”, ovvero energizzante.
- Canapa Indica: come suggerisce il nome, proviene dall’India ed è nota per le elevate concentrazioni di CBD e per i suoi effetti “stoned”, ovvero rilassanti
Una specie molto meno diffusa è la Ruderalis, pianta selvaggia, proveniente dalla Siberia e con effetti decisamente più attenuati, per questo poco utilizzata.
Quanti benefici in una sola pianta!
Molte delle piante di Canapa ora coltivate sono però ibride, e cioè incroci finalizzati ad ottimizzare al massimo le varie proprietà soprattutto per fini terapeutici e ricreativi. I motivi per cui le infiorescenze, l’olio di Canapa o altri derivati sono così utilizzati sono infatti tantissimi.
Intanto la pianta di Canapa è un ottimo antinfiammatorio e antidolorifico, funzionando come analgesico per attenuare dolori e disturbi vari. Calma inoltre gli spasmi muscolari, regola l’umore ed è utile in caso di inappetenza.
I prodotti a base di Cannabis sono quindi usati come coadiuvanti in terapie mediche, per alleviare disturbi generati da patologie gravi o trattamenti come chemioterapie. Ma sono anche un toccasana per la pelle, combattono l’insonnia e rendono la mente più attiva.
Contribuiscono quindi al raggiungimento di uno stato di equilibrio e benessere che, di fatto, migliora la qualità della nostra vita.
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