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Fumare il CBD è solo uno dei tanti modi per assumere questa preziosa sostanza. Pensa solo a quanti prodotti a base di canapa, e quindi CBD, ci sono nel nostro store Dolomiti BioHemp e quanti impieghi ne puoi fare: dalla farina di canapa per uso alimentare, ai cosmetici per uso cutaneo, all’Olio al CBD, gli infusi e le infiorescenze da fumare.
Ma anche in questo caso, i modi per fumare il CBD sono tantissimi. Ecco allora una breve guida:

Canna o Joint

È il metodo più classico e probabilmente anche il più conosciuto: la canna. Per prepararla servono quindi una cartina, un filtro, erba tritata e un po’ di manualità, almeno all’inizio. In alternativa esistono macchinette per il rollaggio che velocizzano e facilitano notevolmente la preparazione. In ogni caso, anche se la rolli manualmente, un accessorio molto utile è un grinder, per tritare l’erba e rollarla più facilmente.

Con la canna il CBD viene fumato per combustione diretta ma, a differenza di una normale sigaretta, per rimanere accesa deve essere continuamente aspirata. Spesso l’erba viene mischiata con il tabacco, un’abitudine che sarebbe meglio evitare, per gustare al meglio l’aroma della Canapa Light, beneficiare appieno degli effetti del CBD ed evitare anche le controindicazioni della nicotina, tra cui la dipendenza che innesca.

Cilum

Le sue origini sono antichissime tanto da essere uno dei primi strumenti usato per inalare le infiorescenze. È l’avo della pipa ma, a differenza di questa, è una sorta di cono cavo con all’interno una pietra filtrante e non vi è alcuna divisione tra bocchino e braciere. Consente di inalare grandi quantità di fumo e un tempo era utilizzato anche per riti iniziatori o sciamanici.

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Narghilè

Un altro modo per fumare il CBD è il narghilè, uno strumento probabilmente di origine persiana e utilizzato già nel XVI secolo. Il narghilè, conosciuto anche come shisha, ha un contenitore sul fondo che va riempito d’acqua. L’erba va invece messa in un’apposita ciotola, posizionata nella parte alta del narghilè e coperta con un coperchio di metallo. Qui sopra va posto un pezzo di carbone che viene acceso. Il fumo che si forma viene poi inalato tramite una spirale collegata al vaso d’acqua, sfruttando quindi una combustione non diretta.

Bong

I primissimi bong erano canne di bambù, utilizzate per raffreddare il fumo. Il principio è rimasto lo stesso ma ora se ne trovano di ogni forma e materiale, dal vetro, alla ceramica. L’erba, già tritata, va inserita nel braciere e incendiata, con una combustione diretta. È questo ciò che lo differenzia dal narghilè, per il resto il funzionamento è simile. L’acqua serve per raffreddare il fumo ed è collegata ad una canula, lo strumento da cui si può quindi inalare e fumare il CBD.

Vaporizzatore

C’è ancora un modo per fumare CBD, decisamente più moderno ma anche piuttosto salutare: il vaporizzatore. È un apparecchio elettrico che scalda le infiorescenze senza bruciarle e quindi senza combustione. Ne esistono di due tipi: i più comuni sono a conduzione, in cui la resistenza è a contatto diretto con la Canapa Light. Meno diffusi i vaporizzatori a conduzione dove invece il contatto non è diretto.

I motivi per fumare il CBD possono essere ricreativi e quindi per puro piacere, oppure finalizzati a raggiungere uno stato di benessere psico-fisico. Il CBD è infatti un nutriente naturale dalle enormi proprietà benefiche: riduce il dolore anche se di origine infiammatoria, allevia la nausea, regola l’umore, rilassa la mente pur mantenendola attiva e lucida e mitiga l’ansia o gli spasmi muscolari.

Prova subito una delle nostre infiorescenze!

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