La vendita e coltivazione di Canapa Light sono sempre più diffuse e molti hanno la curiosità di sapere come si coltiva la canapa. Di solito si legge che è piuttosto semplice perché la pianta di canapa è robusta, resiste a climi anche molto rigidi e non richiede particolari attenzioni. Ma è davvero così?
In parte sì perché tutte queste informazioni sono corrette ma, se vuoi farne un’attività vera e propria, di certo non puoi basarti sull’improvvisazione: servono infatti conoscenze della pianta, dei metodi di coltivazione, dei tempi e anche degli aspetti più burocratici.
Per prima cosa, infatti, è necessario che tu scelga una varietà di canapa presente nel registro europeo delle sementi e riconosciuta quindi come legale. Affinché lo sia deve avere contenuti di THC, sostanza psicotropa presente nelle piante, quasi nulli, con tolleranze fino allo 0,6%. Solo se rispetta questi parametri può considerarsi canapa light perché priva di effetti psicoattivi. Ne esistono comunque tantissime varianti, molte autoctone, tra cui la Carmagnola e la Eletta Campana, quindi la scelta è davvero ampia. Una volta individuate quelle che decidi di piantare, dovrai darne comunicazione alle autorità competenti.
Per capire come si coltiva la canapa e quale scegliere sarà però importante sapere quale sarà la sua destinazione. Chi la coltiva per ricavarne fibre preferirà ad esempio una densità elevata di piante, perché più produttiva. Chi invece sceglie una coltivazione da seme avrà bisogno di ottenere una ramificazione maggiore e quindi dovrà aumentare la distanza tra una pianta e l’altra. Chi, ancora, desidera usare i fiori, dovrà eliminare dal raccolto le piante maschio, per evitare che possano fecondare le femmine.
Se poi vuoi avere maggiore mercato e dare un valore aggiunto ai tuoi prodotti, è altamente consigliato scegliere un tipo di coltivazione biologica, come quella delle nostre piantagioni di canapa Dolomiti BioHemp.
Dove, quando e come si coltiva la canapa: tutte le risposte
In Italia la pianta di canapa è coltivata un po’ ovunque, da nord a sud e anche in altitudine, come la canapa proveniente dalla nostra Green House a oltre 1000 m di altezza. È infatti una pianta che tollera bene le temperature molto basse mentre soffre i ristagni d’acqua. Inoltre, se sottoposta ad un clima troppo caldo nella prima fase di sviluppo, rischia di arrivare ad una fioritura precoce che compromette la qualità e la quantità del prodotto.
I tempi di semina e raccolta variano quindi in base anche al clima in cui ci si trova. Nel centro e sud Italia, si può seminare già a febbraio; nel nord meglio attendere marzo-aprile. In questo modo la pianta arriverà in estate con il giusto sviluppo e radici profonde capaci di resistere anche a periodi di siccità.
Anche i tempi di raccolta cambiano a seconda di ciò che vogliamo utilizzare. La raccolta del fiore, usato quindi per le infiorescenze, avviene tra agosto e settembre quando avrà raggiunto il massimo sviluppo. Anche il seme matura nello stesso periodo ma occorre un po’ di abilità per capire quando è il momento giusto per raccoglierlo. A questo punto dovrà essere messo ad esiccare entro massimo 12 ore, per ottenere la massima resa.
Come vedi è impossibile rispondere in modo univoco alla domanda come si coltiva la canapa. Ci sono molte variabili, a partire semplicemente dal luogo in cui sei. Quello della canapa è comunque un mondo fantastico, ricco di potenziali e in parte ancora inesplorato. Da questa pianta si possono ricavare infatti infiniti prodotti, di qualsiasi genere. Per scoprirne l’immensa varietà, visita subito il nostro store online e perditi tra i cosmetici, gli alimenti, le infiorescenze e tantissimi altri prodotti, 100% bio, naturali e Dolomiti BioHemp.